Nel campo delle fonti di energia elettrica e del risparmio energetico le smart grid possono essere considerate una vera e propria rivoluzione. Lo scopo di queste “reti intelligenti” è quello di garantire vantaggi a livello economico, di sicurezza e di sostenibilità sia ai produttori di energia elettrica sia ai consumatori.
Benché il concetto di smart grid sia tuttora attuale, grazie anche ai progetti approvati dal PNRR, in realtà il loro sviluppo in Europa risale già al 2006 e oggi rappresentano una soluzione importante per la transizione verso un futuro più sostenibile e per intervenire sulle cause del cambiamento climatico in termini di risparmio energetico, utilizzo di fonti rinnovabili e mobilità elettrica.
Il significato di "smart grid"
Quali sono i vantaggi delle smart grids?
- Maggiore efficienza energetica: grazie alla gestione ottimizzata della produzione e del consumo di energia;
- Aumento sicurezza e stabilità: al contrario delle reti obsolete, in quelle intelligenti la manutenzione dell’infrastruttura viene programmata in modo efficace grazie al monitoraggio continuo e automatico;
- Riduzione degli sprechi: le tecnologie avanzate consentono di diminuire la dispersione energetica in fase di distribuzione e regolano la trasmissione dell'elettricità a beneficio di provider e consumatori per i costi;
- Miglioramento della pianificazione e della gestione della domanda energetica grazie all'uso di algoritmi di analisi dati avanzati;
- Riduzione delle emissioni di CO2: grazie all’aumento dell'efficienza energetica e l’inserimento delle fonti rinnovabili;
- Ripristini rapidi in caso d’emergenza: durante i blackout e le interruzioni di corrente, le smart grid permettono di identificare l'area esatta e di velocizzare le tempistiche di intervento per il ripristino della rete.
Smart grid: un esempio
Per fare un esempio di smart grid si deve prendere in considerazione il suo funzionamento, che prevede l'ottimizzazione e la decentralizzazione della produzione, distribuzione e trasmissione dell’energia elettrica.
Si pensi quindi a una rete elettrica composta da diversi generatori: centrali termoelettriche, pannelli fotovoltaici e turbine eoliche. I dispositivi delle smart grid consentono di monitorare continuamente la produzione e la domanda di energia, bilanciando automaticamente il carico di energia e garantendo una fornitura affidabile ed efficiente anche nei momenti di picchi energetici.
Smart grid in Italia, il primo progetto regionale
Uno dei progetti più grandi è PAN (Puglia Active Network), un programma pilota che ha permesso di implementare la prima smart grid su scala regionale con 30mila chilometri di rete elettrica per connettere tra loro 44mila impianti di produzione da fonte rinnovabile all’interno della rete. Il progetto, iniziato nel 2014, pianifica delle azioni anche sulla smart mobility.
- il potenziamento della rete elettrica, per aumentare i livelli di efficienza e sicurezza;
- il monitoraggio dei consumi energetici con l’installazione di 10.000 dispositivi presso abitazioni e piccole attività commerciali, permettendo così un costante accesso alle informazioni sull’andamento dei consumi;
- lo sviluppo su scala regionale di un’infrastruttura efficiente di ricarica per veicoli elettrici integrata nella rete di distribuzione, a favore di un nuovo modello di smart mobility e mobilità sostenibile
La società a capo del progetto, e-distribuzione, prevede di installare presso i Comuni, lungo le tangenziali e le vie a percorrenza veloce verso i principali centri urbani della Regione, circa 70 colonnine di ricarica elettrica interoperabili e multivendor (ovvero in grado di accettare clienti con contratti di qualunque fornitore di energia elettrica).
Le risorse del PNRR per le smart grid
Sul piano governativo, l’investimento del PNRR sulle smart grid ha creato le condizioni per incrementare le energie rinnovabili e la trasformazione energetica. Il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha infatti approvato 22 progetti “per interventi di adeguamento e potenziamento delle reti di distribuzione dell’energia elettrica finalizzati ad accogliere l’energia prodotta da fonti rinnovabili e a consentire una maggiore elettrificazione dei consumi”.
Il finanziamento complessivo è di 3,6 miliardi di euro e consentirà di sviluppare i progetti per le reti di distribuzione, che potranno accogliere ulteriori 9,8 GW (con un obiettivo di almeno 5GW) e di aumentare la potenza disponibile per circa 8,5 milioni di abitanti.
Gli obiettivi sono:
- migliorare l’affidabilità, la sicurezza e la flessibilità della rete elettrica nazionale;
- ottimizzare la distribuzione dell'energia in tempo reale;
- aumentare la quantità di energia proveniente da impianti di fonti rinnovabili (FER) per arrivare almeno 4.000 MW;
- incrementare l'elettrificazione dei consumi (almeno 1.500.000 utenti) e la mobilità elettrica;
- attribuire un ruolo attivo anche ai prosumer, i consumatori-produttori di energia.
ll progetto Circular Mobility vuole promuovere una mobilità più moderna, etica e green, anche attraverso progetti di car sharing sviluppati con importanti Partner istituzionali. Ne è un esempio la fornitura di oltre 700 quadricicli elettrici full electric YOYO a Eni nell’ambito del car sharing “Enjoy”.