L’uomo ha dovuto costruire infrastrutture, strade, autostrade e ferrovie, per connettere diverse latitudini e favorire lo scambio di persone e merci. Sono opere pubbliche necessarie, che mettono in difficoltà gli spostamenti della fauna selvatica all’interno di un habitat.Tuttavia, come spesso accade, è lo stesso ingegno umano che può favorire una migliore convivenza con gli animali che abitano la nostra natura con la costruzione di passaggi faunistici. Stiamo parlando di un particolare tipo di infrastruttura realizzata per permettere a diverse specie animali l’attraversamento delle vie di comunicazione antropiche.
Vediamo insieme cosa si intende per corridoi faunistici, la situazione nel nostro Paese, e quali sono gli esempi virtuosi che hanno consentito una migliore convivenza tra l’uomo, con le sue esigenze di mobilità, e la fauna selvatica.
Cosa sono i corridoi faunistici
I passaggi faunistici permettono di ripristinare la libertà di movimento degli animali su entrambi i lati di un’infrastruttura realizzata dall’uomo. Prevedono da un lato la diminuzione della frammentazione ambientale e dell’isolamento delle popolazioni animali, dall’altro la diminuzione degli incidenti stradali, riducendo l’attraversamento degli animali sulle vie di comunicazione antropiche. In generale i passaggi artificiali sono rappresentati da sovrappassi e sottopassi e possono essere distinti in passaggi per la grande fauna (come cervi, caprioli e cinghiali) o per la piccola fauna.
La progettazione prevede uno studio approfondito delle comunità faunistiche e delle strutture vegetazionali, con la realizzazione di una dettagliata cartografia che permetta di prevedere le aree con maggiori probabilità di flussi. All’imbocco dei passaggi faunistici possono essere realizzate delle siepi, comprensive di specie che producono frutti o bacche consumabili dalla fauna stessa, per attirare gli animali verso l’ingresso dei passaggi.
Animali selvatici, come evitarli e cosa fare in caso di incidente
Nonostante in Italia stia aumentando il numero di passaggi faunistici lungo le nostre infrastrutture stradali, guidando su strade secondarie o in prossimità di boschi succede piuttosto spesso che un animale selvatico attraversi la strada. Il pericolo aumenta in autunno durante il crepuscolo, di notte o con il brutto tempo. Ci sono delle azioni che possiamo compiere per cercare di prevenire un incidente:
- osservare la presenza di cartelli stradali che segnalano il pericolo di attraversamento di animali e ridurre la velocità di conseguenza, soprattutto se si viaggia in strade di campagna e all’alba o al tramonto, quando gli animali selvatici sono più attivi.
- Se vedete un animale selvatico ai bordi della strada, abbassate gli abbaglianti e fermatevi. Quando vengono abbagliati dai fanali delle auto, gli animali a volte reagiscono in modo imprevedibile, perché spaventati, e possono balzare improvvisamente sulla carreggiata.
Nonostante tutte le precauzioni, è possibile incappare in un’incidente con un animale selvatico. Se la collisione è inevitabile, è importante tenere a mente di non sterzare, poiché può essere pericoloso per gli altri utenti della strada. L’importante è non farsi prendere dal panico e cercare di seguire una procedura ben precisa:
- fermarsi e inserire le quattro frecce;
- mettere in sicurezza il luogo dell’incidente e posizionare il triangolo di emergenza;
- annotare con esattezza il luogo della collisione e la posizione dell’animale. Eventualmente segnare la direzione di fuga dell’animale;
- chiamare la polizia che provvederà ad allertare il guardiacaccia, che avrà il compito di prestare soccorso all’animale ferito (gli incidenti con animali selvatici infatti vanno obbligatoriamente denunciati).
Alcuni esempi di corridoi ecologici
In Italia esistono diversi esempi di corridoi ecologici, lungo tutto lo Stivale. Tuttavia, le infrastrutture ancora scarseggiano, soprattutto se si considera la grande biodiversità che popola la nostra natura. Eppure qualcosa si muove. La stessa Anas, che si occupa di infrastrutture spiega, in una nota, “come nella progettazione e realizzazione di nuove opere consideri elementi per la tutela della fauna selvatica, quali sottopassi o sovrappassi”.
Ma vediamo alcuni esempi dal Mondo dai quali è possibile trarre ispirazione. Il Banff Wildlife Bridges, nel Parco nazionale di Banff, in Canada è un progetto pionieristico che ha impiegato molto tempo per venire alla luce. Si tratta di 6 cavalcavia e diversi sottopassaggi per la fauna selvatica, cervi, orsi, alci che consentono agli animali di attraversare la Trans Canada Higway, in tutta sicurezza. Secondo gli studiosi finora ben 140 mila animali hanno attraversato la strada utilizzando i corridoi biologici.
Nel sud-est del Texas molti edifici commerciali, fattorie e strade hanno preso il posto dei paesaggi naturali. In particolare, la città di Houston è in costante espansione verso i propri confini esterni, andando a disturbare la fauna selvatica che vive nella Bassa Valle del Rio Grande. E così sono stati costruiti ponti per il passaggio di uccelli migratori e mammiferi rari.
A Oslo sono state ideate vie e, persino, un’autostrada anche per le api, la Bee Higway, per la mancanza di spazi verdi idonei alla impollinazione. Il Governo ha, dunque, invitato i cittadini a seminare fiori e piante per offrire riparo agli insetti, nelle vie più trafficate della capitale norvegese.
A Christmas Island, in Australia, ogni anno si svolge la spettacolare migrazione dei granchi rossi. I crostacei vivono nelle foreste dell’isola ma annualmente migrano in massa verso l’oceano per riprodursi e deporre le uova. Per proteggere i granchi dalla possibilità di essere schiacciati dai veicoli, il personale del parco ha realizzato dei ponti e delle gallerie.