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Mobilità elettrica: possibilità e limiti

23 Giugno 2021

Una delle condizioni per perseguire una mobilità più sostenibile è quella di valorizzare, oltre ai veicoli termici di più recente costruzione, efficienti e a emissioni ridotte, tutte le possibilità offerte dalla nuova mobilità elettrica.
Che cos’è la mobilità elettrica? Quali possibilità presenta e quali sono i limiti?

Elettromobilità

Elettromobilità, mobilità elettrica, o - dall’inglese electric mobility - E-mobility: nomi diversi per descrivere tutte le nuove modalità di spostamento che prevedono l'impiego di veicoli alimentati a elettricità.

L’avvento della mobilità elettrica rappresenta un momento di transizione importante nel settore automotive, che per oltre un secolo si è basato sui combustibili fossili.

Dall’invenzione del motore a scoppio avvenuto alle soglie del Novecento ad oggi, l’industria automobilistica si è concentrata su parametri estetici e di performance delle vetture.
Solo di recente è stata messa in discussione la tipologia di alimentazione dei veicoli e nell’ultimo decennio sono stati lanciati sul mercato diversi mezzi che per muoversi utilizzano le batterie elettriche e l’elettricità.

A cosa è dovuto questo processo di elettrificazione dei mezzi?

Mobilità Green. Molto più di una tendenza

La risposta a questo cambio di paradigma si trova nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi Membri dell’ONU, che impegna gli Stati membri ad attivarsi per il raggiungimento di precisi obiettivi entro il 2030.
Tra i principali obiettivi, quello della lotta al cambiamento climatico.

Lo sviluppo di una mobilità green, a emissioni ridotte, più rispettosa dell’ambiente, si inserisce dunque in questo cambio di passo collettivo.

Sono sempre più numerose le case automobilistiche che stanno investendo per immettere sul mercato veicoli più ecologici e la mobilità elettrica è diventata una parola chiave nei panel di discussione targati futuro.

Anche la sensibilità delle imprese è cresciuta notevolmente e sono sempre più numerose le aziende che inseriscono in flotta veicoli a trazione alternativa, ibridi ed elettrici. 
Secondo alcune voci, la mobilità green, così come altre espressioni della green economy, sarebbero solo una tendenza.

In realtà, gli obiettivi posti dall’Agenda 2030 sono seri e sfidanti e ci sono ancora molti ostacoli da superare prima di riuscire a raggiungerli.

Mobilità elettrica in Italia: il problema del trasporto commerciale

Uno dei segmenti da coinvolgere maggiormente nel processo di elettrificazione verso una mobilità sostenibile è quello relativo ai veicoli commerciali leggeri.

Infatti, rispetto al numero di immatricolazioni di auto ad uso privato, quello di immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri è nettamente inferiore e durante il mese di maggio 2021 è stata registrata un'ulteriore flessione.
Come ha evidenziato Dataforce nel comunicato stampa del 4 giugno 2021, si tratta di un andamento negativo che rimanda a una situazione più complessa:

La flessione di maggio costituisce un segnale d’allarme per il comparto dei Light Commercial Vehicles, che rischia di “perdere il treno” dell’innovazione a causa di una politica miope nei confronti del trasporto merci. Se da una parte i costruttori stanno compiendo il massimo sforzo per introdurre sul mercato veicoli più ecologici (il debutto di molti LCV ibridi avviene proprio in questi mesi), dall’altra manca il sostegno del Governo che si dimentica sempre di un comparto, quello del trasporto su gomma, che vale oltre l’80% della circolazione delle merci, ma che è costituito per il 70% da veicoli obsoleti. [...]
Con un parco circolante obsoleto e composto quasi esclusivamente da mezzi a gasolio ante Euro 4 e una quota di veicoli ecologici trascurabile, la transizione verso l’elettrico è quasi inimmaginabile a oggi.

Con l’aggiornamento ad ottobre 2022 la situazione non è migliorata:

con un contributo dei veicoli mild hybrid diesel sempre molto modesto (pari al 4,57% nel nono mese dell’anno), gli ibridi “veri” continuano a essere virtuali: 112 immatricolazioni di LCV full hybrid a settembre e 44 di quelli plug-in hybrid.

In sintesi, la mobilità elettrica richiede uno sforzo maggiore per far sì che i veicoli elettrici siano un’opzione reale.

Auto elettriche: vantaggi e limiti

Lo stesso discorso vale anche per le auto elettriche, limitate nella loro diffusione prevalentemente per la carenza di infrastrutture di ricarica: i punti di ricarica pubblici infatti devono affiancare quelli per la ricarica domestica, anche se continua la sperimentazione di nuove tecnologie che puntano ad abbattere i limiti di autonomia e di gestione, come la ricarica wireless.

Per incentivare la scelta dell’elettrico rispetto alle auto "tradizionali", occorrerebbe che le stazioni di ricarica fossero diffuse in modo capillare e omogeneo su tutto il territorio nazionale, soprattutto lungo la rete autostradale.

Chiaramente, il passaggio all’elettrico è lento anche a causa dei prezzi più alti delle vetture, e delle reticenze rispetto a una tecnologia che è ancora sconosciuta ai più.

Tra i timori legati all'elettrico, c’è quello della ridotta autonomia dei mezzi, un timore spesso infondato se si considera che gli ultimi modelli percorrono in media 400 km con una ricarica ma soprattutto se si pensa che i viaggi di lunga distanza (oltre 50 km) sono soltanto il 30%.

Oltre a ridurre le emissioni di CO2 immesse nell’aria, le auto elettriche presentano numerosi vantaggi.
Innanzitutto, le auto elettriche beneficiano degli incentivi sul prezzo di acquisto.  Inoltre, i veicoli a batteria elettrica comportano meno interventi di manutenzione e questo si traduce in costi inferiori, anche di un terzo, rispetto a un’auto benzina o diesel. Infatti, i veicoli elettrici non necessitano di controlli ordinari legati alla manutenzione del motore – come le candele, i filtri e l’olio motore – semplicemente perché non ne sono provvisti. Motivo per cui la manutenzione delle auto elettriche si concentra generalmente sulla parte elettronica di trasmissione e sulla manutenzione dell’impianto frenante. Un altro aspetto da considerare riguarda i vantaggi legati all'assicurazione dei veicoli elettrici e ibridi rispetto a quella dei classici motori a benzina e diesel. Un risparmio che si andrebbe a sommare ai vari tipi di esenzione previsti a livello regionale.

Micromobilità elettrica, un modo nuovo di vivere le città

Mobilità Elettrica Sifà bici elettrica

Non solo le auto elettriche.
Oggi i veicoli che funzionano (completamente o parzialmente) con l’energia elettrica sono sempre più numerosi.
Dai treni elettrici agli e-bus, dalle bici elettriche ai monopattini elettrici, la mobilità elettrica si sta affermando in modo sempre più importante con proposte diverse che coprono le lunghe distanze così come le brevi.

Interessante la diffusione di biciclette elettriche, dei monopattini elettrici ed altri mezzi della cosiddetta micromobilità elettrica che pongono le premesse per vivere la città in modo più "smart".

I mezzi elettrici della micro mobility sono ideali per coprire tratte brevi nell’arco dei 5 km, e consentono spostamenti diretti. Inoltre, occupano spazi ridotti, un vantaggio cruciale per gli spazi urbani contemporanei, spesso sovraffolati e congestionati dal traffico.

Anche per la micromobilità elettrica, accanto alle molte potenzialità, emergono perplessità legate alle infrastrutture e in particolare, in questo caso, alla sicurezza e alla mancanza di regolamentazioni sull’impiego di questi mezzi su strada.

Per approfondimenti sulla mobilità elettrica e non solo, potete consultare:

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Team Circular Mobility

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