L’idea di mobilità della Generazione Z è diversa da quella delle generazioni precedenti. Per i giovani conducenti, la tipologia di auto da preferire così come il modo per accedervi si discostano sensibilmente dai “desiderata” delle generazioni più anziane.
A far luce su questi trend dei giovanissimi è una recente ricerca di McKinsey che ha indagato le modalità di trasporto preferite dalla Generazione Z in Europa (Francia, Germania e UK).
Propensione allo sharing
Il team di ricercatori ha intervistato ventenni o teenager nati tra i medio tardi anni 90 e i primi dieci anni del Duemila. I giovani di oggi sono grandi sostenitori della mobilità sostenibile e stanno contribuendo notevolmente a definire una cultura dello spostamento molto diversa da un tempo. Nell’era degli abbonamenti e dello sharing , al possesso dei mezzi si preferisce la condivisione: quelli che vengono considerati mezzi alternativi per le altre generazioni, sono mezzi di default per la Gen Z. Uno degli aspetti più sorprendenti della ricerca è relativo al fatto che quasi il 55% dei consumatori Gen Z è aperto alla condivisione dei veicoli privati con altri.
La micromobilità
Rispetto alle fasce di consumatori più anziani c’è anche il doppio dell’interesse per offerte integrate di mobilità condivisa come il bike o scooter sharing. Le opzioni di micromobilità sono preferite dal 64% degli appartenenti alla Generazione Z, rispetto a circa il 50% in tutte le altre fasce di età. “Noi pensiamo allo sharing come mobilità alternativa, ma per loro è semplicemente la valutazione di cosa è meglio, stante quelli che sono i loro obiettivi. Si tratta dunque di una questione di efficienza, in parte: il modo più veloce per arrivare da A a B è spesso con un monopattino parcheggiato dietro l'angolo, oppure con la metro, o con una bici”, ha detto Andrea Stocchetti, Coordinatore Research Insitute for Innovation Management all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il veicolo
Il veicolo per un esponente della Gen Z deve essere elettrico. La questione ambientale, infatti, risulta una priorità per le nuove generazioni in Italia, quasi 2 ragazzi su 3 sono molto preoccupati per il cambiamento climatico, contro una media del 53% nella popolazione complessiva, secondo uno studio dell’Unione Europea. Per i giovani, altri elementi attrattivi di un veicolo sono: un design accattivante e compatto; la presenza di tecnologie innovative, come dei buoni sistemi di assistenza alla guida (Adas); e delle discrete prestazioni in ambito multimediale e digitale. Il prezzo d’acquisto è anche molto importante: per uno su due è il fattore principale di scelta.
Il noleggio
Gli appartenenti alla Gen Z sono orientati a forme flessibili di proprietà, tra cui la formula del noleggio riveste un ruolo di primo piano. Tuttavia, sebbene i giovanissimi abbiano la stessa propensione al noleggio che hanno i consumatori over 45 il concetto di noleggio non è familiare a molti. La quota di consumatori Gen Z che non ha mai sentito parlare di noleggio è dell’11%, due volte superiore a quella relativa a tutti gli altri intervistati. La paura dei costi nascosti e la non conoscenza del prodotto sono le due ragioni principali per le quali i compratori della Generazione Z non scelgono oggi il noleggio.
Canali di vendita e finanziamenti
Oggi, gli acquirenti della Generazione Z rivelano preferenze di canale leggermente diverse dagli acquirenti più anziani. Più del 55% dei giovani prevede di ordinare la prossima auto online, e solo il 17% intende fare affidamento interamente su concessionarie di auto tradizionali (il dato è del 40% tra le generazioni più anziane). Per un finanziamento, mentre gli over 35 si rivolgono nel 60% dei casi a captive dei Costruttori, i giovanissimi preferiscono rivolgersi a player di noleggio generalisti o banche indipendenti.
