Negli ultimi anni il mercato delle auto elettriche e ibride
è in costante stato di espansione e ingenti investimenti sono già stati
impiegati per lo sviluppo di veicoli più efficienti ed ecosostenibili, che
aiutino ad abbattere le emissioni di CO2. Ad oggi già moltissime Case
automobilistiche si sono impegnate nella costruzione di batterie elettriche con
l’obiettivo di sviluppare, nel minor tempo possibile, una mobilità green,
elettrica e sostenibile.
Tuttavia, ciò che ne frena la diffusione è proprio l'energia
elettrica che le alimenta. I deterrenti attuali più problematici per uno
sviluppo più capillare della mobilità eco-friendly,
infatti, sono la scarsa durata della
batteria elettrica e le carenze di infrastrutture
di ricarica, soprattutto negli ambienti extraurbani.
Ad oggi, sono moltissimi i progetti di ricerca avviati con
l’obiettivo di potenziare accumulatori sempre più performanti che non
necessitino di continue ricariche, come le batterie
a idrogeno a ioni di litio o allo stato solido. Molte di queste ricerche,
inoltre, sono volte a creare un sistema che implementi nell'auto la possibilità
di poter produrre, oltre che consumare, energia
proveniente dai raggi del sole.
L’auto a pannelli solari: caratteristiche
Una delle fonti energetiche più pulite e sostenibili è
sicuramente l’energia solare. Seppur sia già sviluppata a livello mondiale per
l’approvvigionamento della corrente elettrica in sostituzione di risorse non
rinnovabili, attualmente l’energia solare è ancora in fase di sperimentazione
nel settore dei trasporti ed è soprattutto in questo ambito che potrebbe
determinare una svolta in termini ambientali ed economici.
Quando si parla di auto “solare” si fa riferimento a un
veicolo a trazione elettrica che trae energia da pannelli solari installati su tutta la superficie della
carrozzeria. In sostanza si tratta di veicoli elettrici in tutti gli aspetti
relativi al funzionamento e meccanismo di propulsione. La differenza risiede
esclusivamente nella fonte di energia elettrica: le celle solari installate sull’auto
convertono l'energia solare in energia elettrica, che può essere immagazzinata
nella batteria.
Esistono delle importanti differenze tra l’uso dell’energia
solare e tutti gli altri tipi di alimentazione delle vetture. Quello del solare
fotovoltaico è l’unico caso in cui si possa utilizzare sull’auto l’energia primaria, proveniente
direttamente dalla natura. In tutti gli altri casi, invece, si ricorre ad un
“vettore energetico”: l’energia primaria viene “incorporata” in un vettore
(combustibile fossile, bio-combustibile, elettricità, idrogeno, ecc.),
trasportata, distribuita, venduta e tassata. Questa è indubbiamente una delle
migliori soluzioni per non impattare sull’ambiente e favorire la sostenibilità.
Quale contributo può dare il fotovoltaico su un’auto?
Seppur in fase di sperimentazione, ad oggi è possibile
dimostrare come l’integrazione del fotovoltaico in un veicolo possa far
ottenere un risparmio tangibile.
Lo scetticismo che accompagna l’uso dell’energia solare nel
settore automobilistico è infatti legato al fatto che la potenza di un pannello
solare ospitabile su un’automobile di dimensioni normali, dell’ordine dei 300
W, è molto inferiore rispetto alla potenza di un veicolo di media cilindrata,
dell’ordine dei 50-60 kW. Ma questa constatazione presuppone che entrambi i
sistemi operino sempre alla massima potenza. In realtà, gran parte degli
automobilisti guida l’auto prevalentemente in città, per non più di un’ora al
giorno e quasi sempre con il solo driver a bordo. In queste condizioni, la
potenza “media” necessaria in un ambito urbano è dell’ordine degli 8 kW,
considerando il parziale recupero della potenza necessaria per frenare. Se la
vettura è usata un’ora al giorno, l’energia giornaliera necessaria alla
trazione è pari quindi a 8 kWh.
Per quanto riguarda il pannello solare, invece, neanche
questo lavora sempre alla massima potenza, quanto meno durante le ore notturne
o in momenti in cui la vettura si trova in ambienti poco o per nulla illuminati
dal sole (a causa, per esempio, dell’ombreggiamento per effetto di edifici, alberi
e attraversamento di tunnel). Se consideriamo però un pannello esposto in luogo
soleggiato (soprattutto nelle fasi di parcheggio in opportune aree di sosta),
l’energia ricavabile è grosso modo pari a quella che si ottiene in circa dieci
ore giornaliere operando ad una potenza pari a 2/3 della potenza massima. Il
pannello fotovoltaico può dunque fornire circa il 25% dei circa 8 kWh
giornalieri richiesti per la trazione, in un utilizzo urbano del mezzo.
Dalla progettazione alla realtà: chi sta investendo sulle auto a pannelli solari
In realtà, i primi esperimenti di veicoli solari autosufficienti non sono di certo recenti: sia dal punto di vista di ricarica che di energia per la propulsione, infatti, i primi prototipi sviluppati risalgono al 1955. È stata la General Motors, infatti, a inventare il primo prototipo di auto solare, la Sunmobile: un’auto attrezzata con 12 pannelli solari al selenio che alimentavano un piccolo motore elettrico, esposta per la prima volta in una convention di Chicago. Allora l’auto non sortì l’entusiasmo desiderato dalla Casa in quanto risentiva sicuramente di limiti importanti connessi alla poca capacità di accumulo delle batterie.
Oggi però in un contesto storico decisamente più favorevole, non sono pochi gli investimenti che si stanno impiegando per uno sviluppo più efficiente di questo tipo di veicoli. Analizziamone alcuni.
Sion: la pioniera delle auto solari
Sono Motors, start up pioniera di veicoli solari, ha rivisto
e corretto il concetto di auto a pannelli solari, sfruttando al massimo il
fotovoltaico e tutti i suoi vantaggi. La ricarica delle batterie della sua Sion
può avvenire, infatti, o tramite la presa di casa o una industriale o
altrimenti tramite l’affidamento alla ricarica solare: i pannelli a energia
solare sono stati integrati in ogni superficie del veicolo, facendo diventare
Sion il modello per eccellenza di veicolo fotovoltaico. La radiazione solare
passa così attraverso 248 celle integrate nella carrozzeria, garantendo una
superficie di irraggiamento superiore a qualsiasi prototipo precedente.
Recentemente, inoltre, l’azienda ha deciso di modificare il progetto e di inserire
nella sua vettura un accumulatore da 54 kWh al posto di quello da 35 kWh in
grado di aumentare l'autonomia della vettura che passa da 255 a 305 km.
Inoltre, il nuovo accumulatore permette di ricaricare in corrente continua sino
a 75 kW contro i precedenti 50 kW.
Aptera: l’auto elettrica solare a tre ruote
La startup americana Aptera Motors ha presentato una vettura
in grado di percorrere fino a 60 km con la sola energia solare. Per
massimizzarne l’efficienza, gli ingegneri hanno realizzato un’auto con tre
ruote, due davanti e una dietro. Per catturare al meglio l’energia solare,
tutta la carrozzeria dell’Aptera è ricoperta da 80 celle fotovoltaiche che
complessivamente coprono un'area di 3 metri quadri. Secondo la compagnia
americana in condizioni ottimali dovrebbero garantire fino a 60 km di autonomia
senza mai ricaricare. Oltre alla ricarica tramite l’energia solare, l’auto potrà
contare su una batteria interna, che verrà fornita in quattro diverse taglie.
La Lightyear One: l’auto a energia solare con 750 km di autonomia
La Lightyear One è il primo veicolo elettrico solare a lungo
raggio al mondo e sarà disponibile sul mercato entro la fine del 2021. Della
start-up olandese Lightyear e del re degli pneumatici Bridgestone, l’auto garantisce
un’autonomia di 725 km e un’efficienza energetica tre volte superiore rispetto
alle auto elettriche attualmente sul mercato. Caricata direttamente
dall’energia solare, questo tipo di veicolo sembra ridurre al minimo le
emissioni di CO2 e le esigenze di ricarica. Grande durata garantita, però, anche
da un pneumatico adatto: Bridgestone ha infatti creato una gomma
rivoluzionaria, la “Turanza Eco”, che riduce sensibilmente la resistenza al
rotolamento, caratteristica necessaria per migliorare la durata della batteria
e per ridurre l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita.
Panlite: dal Giappone il tetto solare che riduce le emissioni e aumenta l’autonomia
La Teijin, azienda hi-tech giapponese specializzata in
soluzioni ambientali, ha stretto una partnership con Applied Electric Vehicles
per realizzare un nuovo tetto solare in policarbonato, il “Panlite”, ultima
svolta nello sviluppo della mobilità sostenibile. La Panlite viene modellata
sino a ottenere una forma curva mantenendo la rigidità e la forza richiesti dal
tettuccio di un veicolo e il particolare trattamento, garantisce la resistenza
sia agli urti sia agli agenti atmosferici. Ad oggi questo innovativo tetto
solare è installato su un prototipo di veicolo elettrico a guida autonoma, il
Blanc Robot, sviluppato dalla Applied Electric Vehicles che sfrutta una
piattaforma per veicoli robotici a zero emissioni.
Il super tettuccio fotovoltaico della Hyundai
La casa coreana ha lanciato sul mercato una nuova auto, la
Sonata, attrezzata di un tettuccio fotovoltaico in grado di fornire fino al 60%
della potenza per la batteria per un minimo utilizzo giornaliero di 6 ore. I
pannelli forniscono abbastanza potenza per far percorrere all’auto circa 1.300
km all’anno.