Elettrificazione delle vetture, processo di autonomia dei
veicoli, nuovi modelli di mobilità che si alimentano con fonti energetiche
sostenibili: negli ultimi anni il mondo dell’automotive sta attraversando un
cambiamento straordinario che va di pari passo con l’evoluzione tecnologica e
lo sviluppo dell’IoT. È infatti da tempo ormai che il mercato offre prototipi
di vetture innovative in grado di allargare l’orizzonte delle possibilità entro
cui la tecnologia sta trasformando il concetto stesso di movimento. In
particolare, le driveless
car, le auto a
idrogeno o a
pannelli solari rappresentano degli universi del tutto nuovi e
affascinanti, seppur ancora in fase di sperimentazione. In aggiunta, però, da
tempo si sta facendo strada anche un altro modello di veicolo che non punta a
conquistare il suolo, bensì l’aria. Si tratta dell’auto volante.
Già nel 1940, l’imprenditore statunitense Henry Ford pronunciò una frase che
allora risultava quasi impossibile da credere ma che mai come adesso sembra
essere vicina a un’effettiva realizzazione: “Segnatevi queste parole, automobili e aeroplani si combineranno. Potete
sorriderne, ma avverrà”.
Il settore della mobilità aerea urbana ha infatti avuto nell’ultimo periodo uno sviluppo straordinario e non sono poche le società e le aziende che stanno investendo ingenti somme di denaro per trasformare il business dell’air mobility da pura fantascienza a concreta realtà.
Infatti, secondo la Morgan Stanley, Banca di investimenti americana, questo ambizioso e quasi utopico progetto sta diventando invece sempre più realistico: nel 2040, infatti, il mercato varrà un trilione di dollari e potenzialmente 9 trilioni tra il 2040 e 2050, ovvero quando avverrà un’adozione di massa di questo particolare tipo di veicolo. Come sostiene Kristine Liwag, Executive Director della Morgan Stanley, “se vogliamo soddisfare le esigenze del trasporto di domani, dobbiamo guardare su e utilizzare l’aria”.
La prima auto volante che ha sfrecciato nei cieli: come funziona e le difficoltà attuali
Klein Vision,
società slovacca fondata da Stefan Klein, è da anni occupata nella creazione di
prototipi di veri e propri veicoli innovativi come gli aeromobili. Il più
famoso, chiamato AirCar, ha ricevuto nel
giugno 2021 il certificato di aeronavigabilità dall'Autorità dei trasporti
slovacca, rendendone dunque legale il volo.
L’aeromobile, una volta atterrata, si trasforma in un
veicolo sportivo in meno di tre minuti
ed è in grado di raggiungere i 2.500
metri di altezza e i 160 chilometri
orari. Il mezzo è dotato di un motore a elica fissa da 160 cavalli.
La Klein Vision ha affermato che l’AirCar sarebbe perfetta per viaggi di piacere, a guida autonoma o come servizio di taxi commerciale.
Attualmente non è ancora possibile conoscerne il prezzo di mercato ma già si prevede
di vederla sfrecciare per strada e in aria nei prossimi anni. “Questo volo dà inizio a una nuova era di
veicoli a doppio trasporto”, ha affermato il professor Klein.
Il mezzo possiede ali che allargano e chiudono un’unica
elica nella parte posteriore. Il passaggio da veicolo stradale a veicolo aereo (e
viceversa) è automatizzato e il dispiegarsi e ritrarsi delle ali è frutto di
eccellenti conoscenze ingegneristiche e professionali. Gli sviluppatori sostengono
che il veicolo sia stato creato in modo che la stabilità e il controllo
dell'AirCar siano accessibili a
qualsiasi pilota, senza necessità di formazione specialistica.
Nuovi aeroporti: come gestire il traffico degli aeromobili
Il nuovo veicolo presuppone una gestione diversa del traffico aereo, ovvero dell’insieme di
regole e organismi che rendono sicuro e controllato il flusso degli aeromobili
sia sul suolo sia in aria. Per gestire il traffico, dunque, si dovrà adeguare
il sistema attuale per la mobilità urbana con il nuovo modello di mobilità
rappresentato da veicoli volanti a guida autonoma e dunque coordinare il flusso
di veicoli con sistemi intelligenti, autonomi e robotizzati che non necessitano
di personale umano.
Nel mese di aprile di quest’anno sarà inaugurato a Coventry – nelle West Midlands, in
Inghilterra – il primo aeroporto per le auto
volanti. La start-up britannica Urban-Air
Port (UAP) ha ottenuto i finanziamenti governativi necessari per
costruire 200 hub per aerotaxi e
droni che i passeggeri potranno utilizzare in modo simile ai consueti aeroporti
odierni. Stando alle previsioni rese note dalla start-up, queste strutture
dovrebbero essere realizzate in diverse zone del mondo nei prossimi 5 anni. Questi
spazi saranno in grado di supportare qualsiasi velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale e sarà
possibile anche ricaricare i veicoli elettrici ed effettuarne la manutenzione.
Urban Air Port ha affermato di essere in trattativa con città di tutto il Regno
Unito e di altri Paesi per l’installazione dei propri aeroporti urbani. Ad
aprile è prevista la dimostrazione del funzionamento dell’hub britannico rivelando
come la mobilità aerea avanzata potrà aiutare a sbloccare il potenziale della mobilità sostenibile, riducendo il
traffico su strada, l’inquinamento atmosferico e decarbonizzando i trasporti.
Come le auto volanti possano contribuire a sviluppare la sostenibilità ambientale
Uno dei vantaggi più importanti dello sviluppo dei velivoli urbani è sicuramente quello di poter trasportare le persone in modo molto più rapido ed efficiente rispetto ai mezzi di trasporto standard e questa capacità posiziona i velivoli in un ruolo chiave in termini di sostenibilità ambientale. I ricercatori dell’Università del Michigan hanno infatti valutato il contributo ambientale di queste auto volanti e, secondo la loro analisi, i nuovi velivoli non saranno adatti a spostamenti brevi e piccole tratte, ma potranno svolgere un ruolo importante per una mobilità più virtuosa nei viaggi lunghi e nelle città ad alta intensità di traffico, (probabilmente utilizzati come mezzi condivisi). Inoltre, il team dei ricercatori ha analizzato le emissioni di CO2 durante le fasi di funzionamento di un’auto volante, ovvero decollo, salita, crociera, discesa e atterraggio. Dall’analisi si rivela che esiste un dispendio maggiore di energia durante le fasi di decollo e salita e che, per spostamenti di 100 chilometri, un’auto volante a pieno carico – dunque con al suo interno il pilota e tre passeggeri – produce il 52% di emissioni in meno rispetto alle auto a benzina e il 6% in meno rispetto ai veicoli elettrici.
Nell’immediato futuro, il settore dei trasporti subirà una grande rivoluzione e, come ha affermato l’imprenditore italiano John Elkann, “quello che vivremo nei prossimi anni sarà il decennio delle auto volanti”.
In che direzione stanno andando le Case automobilistiche: i progetti in corso
Hyundai insieme a Uber per il decollo del “Taxi-drone”
Il marchio Hyundai,
che recentemente si è impegnato nella realizzazione dei suoi “vertiporti” –
ovvero gli aeroporti per il decollo e l’atterraggio verticale dei suoi mezzi
volanti che dovranno essere funzionali entro il 2028 – ha anche presentato il “Taxi-drone” S-A1 realizzato in
collaborazione con Uber: un veicolo elettrico
che può viaggiare ai 290 km/h tra i 300 e 600 metri di altitudine con un
autonomia di circa 100 km per 4 passeggeri.
Verso un campionato F1 ma in volo: Airspeeder Mk3
La società australiana Alauda
Aeronautics annuncia la produzione
dei primi dieci esemplari per un Air Prix molto competitivo, ovvero il primo
campionato per auto volanti, basato sull'Airspeeder
Mk3. Infatti, la società Alauda attualmente sta lavorando sui cosiddetti eVtol (acronimo di electric Vertical
Take-Off and Landing), ossia di velivoli elettici a decollo e atterraggio
verticale ideati per futuri impieghi in ambito urbano grazie ad apposite
piattaforme posizionate sui tetti di edifici e palazzi. Il motore elettrico
arriva fino a 320 kW, pari a 435 Cv ed è in grado di assicurare un'accelerazione
da 0 a 100 all'ora in 2,8 secondi, con una velocità di 120 km/h di punta
massima.
General Motors punta al cielo: ecco la Cadillac dell’aria
Mary Barra, CEO di
General Motors, ha annunciato
un’importante novità: “Crediamo
fortemente nel nostro futuro elettrico e non solo per i veicoli. La forza e la
flessibilità dei nostri sistemi di batterie Ultium aprono le porte a molti casi
d’uso. Inclusa la mobilità aerea, che rappresenta un naturale passo successivo
in una visione a emissioni zero”. Stiamo parlando di taxi o auto capaci di
decollare e atterrare verticalmente e che evitano il traffico delle grandi
metropoli, riducendo considerevolmente le emissioni di CO2 nell’aria. Il primo
prototipo messo a punto dalla Casa è la Cadillac
eVTOL Drone, veicolo autonomo a forma di uovo, con un interno arredato come
un soggiorno anni ’70 e in grado di decollare e atterrare verticalmente. Secondo
le intenzioni dell’azienda, avrà finiture molto luxury per differenziarsi dai
vari concorrenti.
Stellantis con Archer per il decollo delle auto volanti
Stellantis costruirà
anche auto volanti, non attraverso uno dei propri marchi ma per conto terzi. Il
costruttore, infatti, si occuperà della realizzazione delle fusoliere di fibra
di carbonio e di altri componenti dei futuri eVtol di uno dei principali marchi
nella costruzione della mobilità aerea dei velivoli, la Archer. L'unione dei due gruppi porterà allo sviluppo di un colosso
dell'aviazione urbana con un azionario che dovrebbe aggirarsi attorno ai 3,8 miliardi di dollari con una
previsione di 1,1 miliardi di dollari di ricavi lordi. Mike Manley, responsabile delle attività americane di Stellantis,
ha affermato: "Sbloccare il
potenziale delle nuove tecnologie come la mobilità aerea urbana è un fattore
chiave nella creazione di un ampio ecosistema di mobilità per i consumatori.
Siamo orgogliosi di approfondire il nostro rapporto con Archer Aviation
attraverso questo investimento e non vediamo l'ora di far crescere la nostra
partnership per accelerare la transizione verso un trasporto innovativo e
sostenibile".
Volkswagen alza gli occhi al cielo: dalla Cina si progettano auto volanti
“Il concetto di
mobilità verticale potrebbe essere il nostro futuro soprattutto nel mercato
cinese” ha rivelato il CEO di Volkswagen
Cina, Stephan Wöllenstein. Il CEO ha affermato che l’intento è appunto quello
di sviluppare un drone in grado di partecipare a questo mercato nell’immediato
futuro. Dopo esser salito a bordo di un mezzo volante, ha dichiarato: “Una delle compagnie con cui siamo in contatto
per quanto riguarda questo progetto si è mostrata disponibile a farmi volare ad
un’altezza di 100 metri, guidandomi con controllo remoto. Non hai un controller per sterzare, devi
fidarti delle persone che guidano al posto tuo e sperare che non facciano
pasticci”.
Lilium Jet, l'aereo elettrico a decollo verticale
Il secondo maggiore azionista di Tesla - la società scozzese di gestione patrimoniale Baillie Gifford - supporta i taxi aerei, investendo 35 milioni di
dollari in Lilium, una startup tedesca
specializzata in veicoli elettrici per il decollo e l'atterraggio (eVTOL). Sarà
possibile vedere i primi prototipi in cielo dei veicoli a decollo verticale già
nel 2025. Il taxi aereo possiede due posti, funziona a propulsione elettrica e combina
i vantaggi degli elicotteri e degli aerei ad ala fissa ma senza i loro
inconvenienti, ovvero i rumori. Gli elicotteri infatti sono molto rumorosi e
costosi, mentre gli aerei hanno bisogno delle piste degli aeroporti, che spesso
sono costruiti molto lontani dai centri urbani. L'obiettivo della startup è
però quello di far decollare il veicolo verticalmente quasi da ogni luogo, a
patto che sia su una superficie piana di almeno 200 metri quadrati. Una volta
completato, il Lilium Jet avrà un'autonomia di 300 chilometri
e una velocità massima di 300 km/h.