“Circular Mobility” è il nuovo modello ispirato ai principi dell’economia circolare in cui tutti i protagonisti della filiera automotive contribuiscono, in una visione di sistema, a costruire una mobilità sempre più moderna e sostenibile.
Nasce dalla visione di UnipolRental, che risponde alle esigenze dei Clienti con l’offerta e l’implementazione di soluzioni di mobilità innovative e personalizzate, a ridotto impatto ambientale.
Iniziamo a costruire insieme oggi la mobilità di domani.
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La mobilità circolare si compone di cinque fasi che corrispondono ad altrettanti attori della filiera automotive:
· materie prime (alimentazione dei veicoli)
· produzione (case costruttrici)
· distribuzione (concessionari e noleggiatori)
· utilizzo e gestione (noleggio, mobilità condivisa)
· smaltimento e riutilizzo (rinoleggio, vendita usato)
Il tipo di alimentazione da adottare condiziona le scelte delle case automobilistiche e dei costruttori nella progettazione dei veicoli del futuro.
Le normative sempre più stringenti in materia di emissioni hanno spinto la maggior parte dei costruttori a puntare, sempre più, su una mobilità “green” e su veicoli a basso impatto ambientale.
Ma se il futuro dell’automobile guarda all’elettrico, ad oggi c’è ancora molta strada da fare, a partire dall’incremento delle autonomie dei veicoli ecosostenibili sino a una migliore, e più capillare, distribuzione dell’infrastruttura a supporto. L’accelerazione della diffusione delle auto elettriche ha implicazioni importanti per tutti gli stakeholder e per l'intero pianeta. Le case produttrici e i fornitori dovranno investire in nuove tecnologie e modelli di business. I governi e le autorità di regolamentazione dovranno valutare come l'elettrificazione delle auto cambierà i requisiti del trasporto sostenibile e, in parallelo, come contribuire a questa evoluzione attraverso normative adeguate.
La produzione è centrale sia a livello di processi, sia come punto di contatto tra le materie prime e la richiesta del mercato, mettendo al centro gli utenti e le nuove esigenze di mobilità.
La produzione è il fattore chiave nel ciclo del valore delle case costruttrici, alla costante ricerca di nuove soluzioni rispetto alla domanda crescente di sostenibilità e innovazione. La conversione di impianti produttivi per auto a motore termico in fabbriche per veicoli elettrici è ormai avviata e i target di ecosostenibilità per una produzione sempre più green sono stati individuati.
La rete distributiva, che comprende concessionari e noleggiatori auto, è chiamata a reinventarsi valorizzando al massimo le nuove opportunità offerte da uno scenario in continua evoluzione, in cui gli strumenti digitali rappresentano una leva importante di cambiamento.
Il concetto “classico” di dealer come l’abbiamo inteso sino ad oggi dovrà quindi evolversi ed entrare a far parte sempre più di un sistema integrato rimodulando il modello di distribuzione. Lo stesso cambio di approccio è richiesto ai noleggiatori, che si collocano all’interno del paradigma della “Circular Mobility” con un ruolo primario, potendo intrecciare relazioni con costruttori e concessionari auto per avvicinare il cliente e affiancarlo nella ricerca della soluzione di mobilità che risponde al meglio alle sue esigenze.
È il fulcro del modello “Circular Mobility”: comprende l’utilizzo e la gestione delle auto e dei parchi auto aziendali e la mobilità intesa come servizio (Noleggio a Lungo Termine e mobilità condivisa).
Il concetto di proprietà del bene è ormai superato da soluzioni come il Noleggio a Lungo Termine che si pone come servizio di mobilità per antonomasia, mettendo a frutto la gestione integrata delle esigenze dei clienti sia in funzione dell’utilizzo sia del contesto di utilizzo dell’auto. Anche il car sharing rispecchia pienamente il valore della “Circular Mobility” perché promuove un modello di mobilità condivisa e sostenibile nelle aree urbane, riducendo il numero di veicoli in circolazione con evidenti benefici per le città.
Nel contesto della mobilità circolare il ciclo di vita dell’auto ripartirà nuovamente con il riutilizzo delle materie prime smaltite.
La crescente scarsità di risorse impone di ripensare la progettazione e la produzione dei materiali in ottica del loro riutilizzo e integrarli con processi di riciclo più performanti. Questo approccio porterà all’adozione di pratiche più responsabili e ridurrà l’impatto ambientale nel settore della mobilità.
Un esempio virtuoso di smaltimento e riutilizzo nell’automotive è rappresentato dalla gestione dell’usato, che prevede lo studio di soluzioni ad hoc per supportare l’economia circolare non solo a livello di prodotto ma anche di servizio (rinoleggio, vendita usato).
Completano il nuovo paradigma della mobilità circolare
quattro fattori chiave:
La disponibilità di infrastrutture condiziona la diffusione dei nuovi modelli di mobilità: la transizione all’elettrico deve essere supportata da una presenza adeguata delle stazioni di ricarica sul territorio.
La legislazione è un fattore cruciale che si ripercuote su tutta la filiera dell’auto: può favorirla attraverso incentivi oppure ostacolarla con norme penalizzanti.
In ogni fase della “Circular Mobility” è necessario definire indicatori chiave di prestazione (KPI) e sviluppare strumenti efficaci per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità prefissati.
Il modello mette al centro l’utente: le nuove esigenze di trasporto delle persone e la loro “risposta” ai nuovi prodotti/servizi influisce sulla costruzione della mobilità del futuro.
UnipolRental è un’azienda socialmente responsabile, perché integra all’interno del proprio business obiettivi e azioni di tipo ambientale e sociale, che si traducono in iniziative concrete per il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale. Cambiare l’approccio alla mobilità, promuovendo l’adozione di pratiche virtuose, è un obiettivo strategico di UnipolRental sin dalla sua fondazione, a partire dall’analisi delle nuove abitudini connesse ai trasporti per realizzare progetti di mobilità sostenibile su misura delle esigenze dei Clienti.
L’Osservatorio sulla Mobilità Smart & Sostenibile di Nomisma, sviluppato con il sostegno di BPER Banca e UnipolRental, si propone come strumento per il monitoraggio continuativo della mobilità sostenibile, elettrica ed ibrida, con l’obiettivo di supportare la sensibilizzazione e la definizione di politiche di promozione in base alle informazioni di mercato e ai modelli di consumo in Italia.
BPER Banca è la capogruppo del Gruppo BPER Banca, una realtà forte di due Banche autonome e ben radicate nei diversi territori di appartenenza (BPER Banca e Banco di Sardegna) con circa 1.800 filiali, con oltre 4 milioni di clienti e 17 mila dipendenti. BPER Banca condivide la visione della “Circular Mobility” nella convinzione che la corretta programmazione della mobilità sostenibile migliori la qualità ambientale e aiuti a contenere i costi e i consumi energetici nell’interesse generale.