Sette italiani su dieci vorrebbero possedere un’e-car o un’ibrida. Un trend di forte interesse verso la mobilità sostenibile - in linea con quanto espresso dagli automobilisti di altre parti del mondo - che tuttavia non si concretizza nelle vendite, per via di motivazioni legate al costo eccessivo del veicolo, ma anche al timore della scarsa autonomia dei veicoli e di una carente rete infrastrutturale di ricarica.
A far luce su questo desiderio di mobilità “green” dei consumatori è l’ultimo sondaggio Mobility Consumer Index 2023, lo studio annuale condotto da EY in 20 Paesi, con oltre 15 mila intervistati. Vediamo insieme quali sono le tendenze individuate dallo studio.
La motivazione principale: il costo del carburante
Il 70% degli italiani vuole un’auto elettrica o ibrida. Tuttavia, per la prima volta da quando viene portata avanti la ricerca, il prezzo elevato del carburante viene indicato come motivazione principale (40%) per il passaggio ai veicoli elettrici, superando le preoccupazioni di carattere ambientale (38%). Un costo che, per gli utilizzatori di veicoli endotermici, è aumentato esponenzialmente nel corso dell’ultimo anno e mezzo.
“I risultati italiani evidenziano un’importante propensione dei consumatori ad acquistare un veicolo elettrico o ibrido – spiega Giovanni Passalacqua, partner e automotive consulting leader di EY in Italia -. Dietro a tale tendenza il tema della sostenibilità mantiene la propria importanza, così come la componente economica legata all’aumento di prezzo dei carburanti, che è indicata come ragione di predilezione dell’elettrico”.
Consumatori ancora incerti sull’elettrico
Tra le motivazioni che fanno desistere dall’acquisto: la percezione di un’infrastruttura di ricarica non adeguata (40%), superata solo dal fattore economico (42%) che però ha ridotto il suo impatto rispetto a due anni fa quando sfiorava il 60%. Terza motivazione: l’autonomia, punto critico per il 30% degli intervistati. Sono tutte ragioni che fanno emergere come “il tema della customer experience interessa l’ecosistema elettrico di tutti i Paesi. Per questo è necessaria la collaborazione degli attori coinvolti nella filiera per rispondere alle attuali e future esigenze dei consumatori e del mercato”, conclude Passalacqua.
Tuttavia, soprattutto nel corso dell’ultimo anno, si sono fatti importanti progressi per rafforzare l’infrastruttura in Italia. Oggi si contano circa oltre 45 mila punti di ricarica e in aumento del +47% rispetto a giugno 2022, con un progressivo incremento della quota di colonnine fast e super fast.
Propensione all’acquisto: Italia sul podio
Guardando alla propensione all’acquisto nel Paese di veicoli elettrificati (Bev, Phev o Hybrid), si osserva nel 2023 un dato stabile (70%) rispetto all’anno precedente (73%) delle intenzioni di acquisto di tali veicoli nei prossimi 24 mesi. Un dato sorprendente se confrontato con la media degli altri Paesi all’interno del campione.
Facendo una breve panoramica mondiale, al primo posto si posiziona la Cina (75%), seguita da Italia (70%) e Norvegia (67%). Ma a registrare il maggior incremento delle volontà di comprare un mezzo elettrificato sono gli Stati Uniti (+19%), seguiti da Svezia (+12%) e Giappone (+11%).
In Italia, guardando nel dettaglio alla motorizzazione, la propensione all’acquisto di veicoli BEV cala leggermente rispetto alle rilevazioni del 2022 (da circa il 23% al 21%), mentre rimane stabile la propensione all’ibrido plugin pari al 22% e superiore alla media globale (12%).